PER VINCERE DOMANI
Il week end, è finito ed un'altra settimana ricomincia.
Sono ormai due settimane cheil MBA è iniziato a full speed, già comincio ad avere idee chiare su come si dipaneranno questi due anni che mi si prospettano.
In queste due settimane le mie attività principale sono state seguire corsi, studiare, partecipare ad eventi organizzati dalla scuola per il recruiting (la ricerca del lavoro), cene tra i vari club studenteschi, riunioni dello study group, palestra, tiramisù e molto, molto altro. Giornate piene, giornate architettate per far nascere dentro chi le vive un senso di gioia, affanno, rabbia, soddisfazione... tutto insieme!
Come è possibile? Non lo so, cerchiamo di analizzare insieme la mia giornata tipo:
Sveglia tra le 7.30 e 8.30. Vorrei svegliarmi più tardi, ma il servizio di sveglia gratuita offerto dal camion dei pompieri è efficentissimo. Anzi, ultimamente oltre alla sirena l'autista dei vigili del fuoco utilizza il clacson tanto per esser sicuro che io mi svegli. Davvero inpagabile.
Così, tra una sirena e l'altra, inizio la mia colazione. Cappuccino, shortbread (bisccotti scozzesi al burro), cookies e a volte toast generosamente cosparsi di burro di archidi. Tranquilli, il latte del cappuccino è totalmente scremato. Dopo? Palestra! E sì, da una settimana esatta ho ripreso ad andare in palestra.
La Columbia ci mette a disposizione, gratutitamente, la sua palestra. E' frequentata dagli studenti di tutte le facoltà, sarebbe quindi un ottimo modo per conoscere anche studenti fuori dalla Business School, ma purtoppo qui a New York va molto di moda lo stramaledetto iPod e parlare sembra impossibile. Ogni studente-ginnasta dotato di iPod e cuffie sembra isolato dagli altri esseri umani.
Dopo la palestra, a casa. Zaino sulle spalle, borraccia in mano e via dentro Warren, l'edificio dove ho lezione la mattina. Entro in classe alle 10.44 e alle 10.45 inizia la lezione. Il martedì ed il giovedì è Paolo Siconolfi (Managerial Economics) ad aspettarci in classe, il lunedì ed il giovedì è prof Ayotte (Corporate Finance). In tutti e due i casi non bisogna fare tardi, quì in USA sono particolarmente sensibili su questo tasto. Entrare tardi ed interrompere la lezione è poco tollerato dai professori,
Io arrivo puntuale, seguo con attenzione le classi (in inglese lezione si dice classes, quindi tutti noi italiani confondiamo ormai i due termini), non prendo appunti (come è nelle mie abitudini), e cerco di intervenire. La lingua è ancora un problema, per riuscire ad esprimere concetti molto sofisticati occorre avere una conoscenza dell'inglese assolutamente profonda. Sicuramente verrà col tempo.
Economia per ora non mi ha dato problemi, Corporate Finace... beh diciamo che è leggera come una legnata sul ventre. Il professore Ayotte dice che sta andando piano (!!!) per permettere a noi non-esperti di finanza di raggiungere gli altri. Cavolo... e pensare che io a furia di fare tabelle in exel e studiare come un matto termini finanziari sto cominciando ad avere i $$ sugli occhi come Zio Paperone.
Per tentare di incoraggiarci, il prof. Ayotte ci ha portato un esempio proveniente dal cinema (il suo hobby preferito). Alla fine della lezione ci ha fatto vedere una slide intitolata "What's the use of this?", la slide raffigurava il "Maestro Miyagi", protagonista del film Karate Kid. In questa slide, il maestro Miyagi colpisce con un puggo il suo allievo Daniel San che, a sua volta, para il colpo con energia. Chi ha visto questo film del 1984 (tutta la mia classe, nel mio caso) ricorderà la famosa frase "Dai la cera, togli la cera" ricorrente nel insegnamento del Maestro di karate nei confronti di Daniel San. Nel film (Karate Kid - per vincere domani), questo povero Daniel è costretto a effettuare ogni più umile e ripetivo lavoro durante l'adestramento necessario per divetare un campione di Karate. Quando poi Daniel ne ha abbastanza degli interminabili esericizi che gli vengono imposti (dipingere per ore ed ore lo steccato e la casa, passare la cera sulle macchine, levigare il pavimento) chiede al maestro i perchè di tutti questi inutili sforzi; il maestro Miyagi da prima chiede a Daniel di effettuare davanti a lui i gesti tipici delle sue mansioni (per es. muovere con forza il braccio orizontalmente davanti al corpo come quando dipingeva le travi della casa), poi sferra dei colpi magistrali in direzione di Daniel, il quale di istinto si protegge utilizzando proprio i movimenti, assai noiosi ma a questo punto utili, dei suoi lavori.
A cosa è servito il lavoro svolto fina ad ora per Corporate Finance? Il Maestro Ayotte è convinto che lo scopriremo solo nel resto del corso, quando arriveranno i colpi del mercato finanziario. Saremo pronti come Daniel la Russo? Lo vedremo!
Il pranzo. Il martedì ed il giovedì, da12.15 fino alle 2.15, ho pausa dalla lezioni quindi ho tutto il tempo di tornare a casa e farmi "due spaghi".Il lunedì ed il mercoledì ho lezione fino alle 2.00 del pomeriggio, quindi non ho tempo di tornare a casa. Fin'ora ho sempre afferrato qualcosa al Deli (tavola fredda?) della scuola.
Il pomeriggio. La sifda più grande è sempre rimanere sveglio durante le lezioni del caro prof. Smith. Sfida che immancabilmente perdo. Sto valutando l'idea di comprarmi degli occhiali finti con disegnati degli occhi svegli ed attentissimi sulle lenti.
Sono stato gentilmente redarguito per non aver descritto la classe di accounting. Che dire, il prof. Smith è un grandissimo esempio per tutti noi. E' costretto su una sedia a rotelle per dei motivi che non ho ancora scoperto. Non muove le dita, e può afferrare gli oggetti solo stringendoli con tutte e due le mani. E' abbastanza penoso per me vedere lo sforzo che mette in ogni movimento. Sarebbe bellissimo se la sua lezione fosse la più entusiasmante di tutte, sarebbe un giusto premio per i suoi sforzi. Purtoppo non è così. Acounting non è davvero un soggetto nè semplice nè interessante e bisogna aggiungere che il prof. Smith non è così vitale ed energetico nelle spiegazioni come la sua grinta lascerebbe pensare e sperare.
Credo sia molto bravo, dico credo perchè non ho termini per valutarlo. Me ne parlano tutti benissimo e l'impressione che da mentre spiega è quella di un professionista davvero padrone della sua materia.
Una volta tornato a casa, di solito studio fino a tardi, anche oltre mezzanotte. Questo è trend da due settimane. Molto faticoso, ma finchè non prendo il ritmo temo di non ptoer fare diversamente. Le uniche soste che mi concedo, tra un dai-la-cera e togli-la-cera, sono per cucinare o per preparare qualche tiramisù per i miei compagni di studygrup. Lo apprezzano di cuore.
E questo è tutto per oggi, il letto comincia a sedurmi in modo irresistibile. Domani arriva mia sorella dall'Italia, è meglio andare a letto presto e riposare.



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