giovedì, agosto 24, 2006

ORIENTATION

Il mio study-group

Martedì si fa davvero sul serio. Una giornata infinita, davvero!

Comincia tutte alle 8.00 AM come al solito. Colazione in Uris. Non tutti gli studenti arrivano alle 8.00 puntulai. Qualcuno, chi ha partecipato a tutti gli eventi mondani del giorno prima, arriva più tardi. C'è invece chi già studia ed ha quasi finito "i compiti" assegnatici il giorno prima.

9.00 - 11.00 Si va in aula 301, lì ci aspetta i professor Daniel Ames. Il tema della lezione, Leading Teams: Making the Team, rispecchia un po' il leit motif del giorno: riuscire a fare gruppo. Oggi scopriremo in quale study group finiremo.

Per i prossimi due anni apparterremo al nostro study group condivideremo con altri 5 studenti ogni lavoro di gruppo. E' quindi evidente capire che bisognerà da subito creare il giusto spirito collaborativo, proattivo ed efficace.

Ci riusciremo? Il prof. Ames sta qui anche per questo. La lezione è interessante. Nulla di paragonabile a quanto si possa vedere nelle nostre università in Italia. Ci fanno smontare oggetti, costruire qualsiasi cosa con il nastro isolante. Più che una Business School per ora sembra un divertente corso di sopravvivenza condito con giochi simpatici.

Oltre al divertimento, questi giochi sono mirati a farci fare gruppo. Infatti in ogni gioco, i vari gruppi devono interagire in maniera perfetta per poter ottenere il risultato voluto.
Usciamo ed ogni cluster si raduna per fare un nuovo gioco, una sorta di Wall Street in aula. Ogni gruppo riceve una busta con fiche, gemme (di plastica), soldi finti e biglietti con informazioni importatnti sul gioco. Abbiamo 4 round per contrattare e scambiare e vendere/comprare gli oggetti o le informazioni, alla fine di ogni round i vari ogetti cambiano valore o distribuiscono dividendi. Vince chi totaliazza più soldi.

Trionfa il gruppo di Slava (il Russo che dice sempre la verità), la loro bravura è stata spendere i primi tre round per raccogliere tutte le informazioni possibili sul valore degli ogetti ed effettuare gli scambi solo durante il quarto round. Per questo, come per tutti gli altri, giochi il gruppo che vince riceve dei gadget (magliette, berretti i, tazze ecc.) marchiati Columbia Business School.

E' ora di pranzo! Ci viene distribuito il solito panino bello sostanzioso e mentre digeriamo, ci vengono distribuiti finalmente le liste degli study group. Siamo stati divisi in dodici gruppi di studio, il criterio è quello di creare gruppi più eterogenei possibili. L'eterogeneità è un fattore molto importante in un gruppo well rounded (completo) che deve superare progetti complicati.

I miei compagni sono quelli della foto, in ordine da sinistra: Todd, Khang, Sandra, Claire e Diego. Khang è nato in USA ed ha studiato economia alla Brown University. Todd è americano, ha studiato legge ma ha lavorato come Investment Banker. Claire ha studiato "Other Humanities" a Columbia e lavorava nel Alta Moda. Sandra è piscologa, laureata ad Harvard, e lavorava nel no-profit. Diego, unico straniero oltre a me, è argentino, ingegnere chimico e viene dall'industria petrolifica. La prima impressione è stata positiva. Vediamo ora cosa ci aspetta.

La giornata procede con la visita al Guggenheim Museum. Lì ci aspettano per un cocktail il vice dean di Columbia, molti alumni (ex-studenti) di Columbia, e cibo e drink in abbondanza. E' un'occasione per cominciare ad interallacciare rapporti con le banche di investimento locali.
Usciti dal Guggenheim, divisi per cluster, ci dirigiamo verso il pub per il raduno serale di ogni cluster. Il cluster B deve fare poca strada. Arrivo subito, il problema sarà uscire dal pub per prendere il taxi!

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