lunedì, luglio 23, 2007

Napolitano in Ghana

NAPOLITANO IN GHANA, FIDUCIA NEL VERTICE UE-AFRICA


ACCRA - "Il Ghana è un paese di indubbia vitalità democratica", ha detto Giorgio Napolitano dopo i colloqui con il presidente della Repubblica John Kufuor e il presidente del Parlamento ghanese, che lo hanno accolto con grande amicizia, dichiarando interesse a rafforzare ed approfondire relazioni con l'Italia che sono già, per comune definizione, eccellenti. C'é reciproco interesse, hanno spiegato i due presidenti. E questo è dovuto al ruolo che ciascun paese svolge nel suo Continente per lo sviluppo di relazioni pacifiche e per il processo di integrazione regionale.

L'Italia, nell'Ue, nel G8 e nel Consiglio di Sicurezza. Il Ghana, anch'esso per due anni nel Consiglio di Sicurezza, svolge un ruolo chiave che va al di là delle sue modeste dimensioni (21 milioni di abitanti) nel processo di integrazione africana nell'Unione Africana, il cui modello, ha sottolineato Napolitano, si richiama molto a quello europeo. Ed è anche un paese simbolo. Quest'anno ha festeggiato il 50/o anniversario dell'indipendenza, un traguardo che in Africa raggiunse per primo. Inoltre, quest'anno il Ghana ha la presidenza di turno dell'Unione Africana ed è il punto di riferimento dei paesi moderati.

"Non potevo non cogliere questa straordinaria occasione - ha spiegato Napolitano - per esprimere con una visita il rispetto e l'attenzione dell'Italia". Un segno che Kufuor ha compreso e gradito. Il presidente ghanese era venuto al Quirinale lo scorso ottobre, e aveva invitato il presidente. E Napolitano è andato. A parlare di politica e di cooperazione. A dire innanzi tutto l'apprezzamento per il contributo del Ghana alla stabilizzazione politica e allo sviluppo economico dell'Africa. Insieme, ha detto il presidente italiano, hanno parlato "della gravissima emergenza umanitaria del Darfur e della crisi della Somalia" rispetto alle quali l'Ua vive uno smacco simile a quello che visse l'Unione Europea di fronte alla crisi della ex Jugoslavia.

Hanno parlato anche del più volte annunciato Vertice Europa-Africa, che dovrebbe svolgersi a dicembre e che Kufuor teme sia rinviato. Speriamo che l'Italia faccia sentire la sua influenza, ha detto. Napolitano ha assicurato il suo appoggio. Molto spazio è stato dedicato alle relazioni bilaterali che sono buone e presentano prospettive promettenti. Kufuor ha ricordato che le imprese italiane partecipano da 50 anni alle grandi opere del Ghana. Ha elencato le cooperazioni nei vari settori e ha garantito che il suo governo non d eluderà i nostri imprenditori. Colloqui paralleli si sono svolti a livello ministeriale.

Napolitano è accompagnato dal ministro della Funzione Pubblica Luigi Nicolais. Fra i settori indicati per iniziative comuni, l'energia, l'agroalimentare, la formazione dei funzionari pubblici. Napolitano ha sottolineato che l'Italia vuole esprimere un rinnovato interesse per i problemi dell'Africa, e non a caso il suo viaggio si svolge in parallelo a quello del ministro degli esteri D'Alema in altri paesi africani. L'Africa, dopo la Cina e l'India, come sbocco per le nostre imprese? "Non c'é nulla - risponde Napolitano - che posa compensare una nostra scarsa presenza in quei paesi dove lo sviluppo ha ben altra portata".

Fonte: Ansa.it

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