lunedì, settembre 04, 2006

LET'S START!


Oggi si chiude una settimana davvero intensa. Tutto inizia con lo scorso week end (26-27 agosto) .

E' un week-end di studio, infatti lunedì 28 agosto mi aspetta l'esame per l'esenzione dal corso di Statistica. Non voglio esentare statitistica perchè, da ingegnere, la conosco meglio degli economisti, ma piuttosto perchè sorge un problema. Il giorno del esame finale di statistica dovrò tornare in Italia (c'è la regata tra tutte le scuole MBA del mondo, proprio in Italia) ed ho già comprato i biglietti. Quindi non mi resta che prendere i libri in mano e mettermi sotto a studiare. In due giorni devo coprire tutto il programma. Quindi niente feste, niente eventi. Solo studio.

Lunedì è il giorno del esame. Mi sveglio presto, ci sarebbe il corso di Exel alle 9.00 ma decido di non andare. La Columbia offre a tutti gli studenti del primo anno un corso di una settimana sulle procedure più sofisticate di Exel, ma io reputo che per me sia più saggio andare a comprare la calcolatrice con funzioni statistiche e dare un ultimo ripasso al libro di statistica. Il pomeriggio, l'esame! Sorprendetemente mi sembra davvero facile e quindi, dopo tre ore passate a scrivere e controllare gli immancabili errori, torno a casa fischiettando.

Martedì inizia Accounting (contabilità). Che noia mortale!! Mi dicono che la contabilità è il linguaggio del business, io comincio a credere che in questo mondo mi esprimerò meglio a gesti. Davverò è una noia paurosa. Inoltre i temini in inglese (equity, net value ecc) davvero non mi aiutano a rimanere sveglio. Le provo tutte: pizzichi, caffè ma niente... questi concetti sono soporiferi.

Mercoledì mi tocca andare a lezione di statisticà. Infatti finchè non escono i risultati det test di esenzione sono di fatto uno studente di questo corso. Sopravvivo, ed il pomeriggio vado al 19° Police Precint (distretto di polizia) per ritirare la copia della denuncia del mio incidente. La sera grande evento, si va vedere i New York Yankess!

Io e Marco ci spingiamo fino nel Bronx, dove risiede lo Yankees' Stadium. Già nella metropolitan si respira atmosfera da stadio, i tifosi degli Yankees sono rinomati per il loro attaccamento alla squadra.

Scesi dalla metropolitana siamo subito davanti allo stadio. Anche qui il fermento è grande. Non c'è davvero un limite agli articoli marcati "NY Yankees" che si possono trovare qui.

Dentro lo stadio l'atmosfera è più da festa che da partita. La differenza con le nostre partite di calcio è evidente. Qui non ci sono cori, striscioni, fumogeni. I tifosi non vengono allo stadio ore prima per preparare i cori, gli inni, coreografie ecc.

In uno stadio di baseball è tutto organizzato dalla società e dalla squadra di casa. Anche gli applausi! Sui numerosi maxi-schermi appaiono frasi tipo "Make some noise", "Let's get loud!!" che incitano i tifosi a partecipare alla partita.

Anche io voglio entrare nel clima da stadio americano, e quindi reputo opportuno assaggiare uno dei proverbiali hot-dogs come nei film americani. Il panino finisce subito, e dopo un po' anche la partita. GLi Yankess sciupano una vittoria sicura a causa di un 9 inning sottotono. Si è fatta una certa, ed è quindi ora di tornare a casa.

Giovedì, lezione di accounting. Stavolta mi oragnizzo: maxi-bicchiere di caffè, pocket coffee e con l'aiuto di un po' di buona volonta riesco addirittura a rimanere sveglio fino alla fine della lezione. Mi sembra quasi un trionfo! La sfida successiva è finire il primo assignment (compito per casa?) di Statistics. E' un lavoro di gruppo, ma è davvero noioso. Dentro di me, la speranza di esser stato esentato da Statistics diventa sempre più evidente. Alle 17.45 arriva la buona novella, sono Esentato! La penna mi casca sul tavolo e mollo tutto. Alle 18.00 inizia la cena organizzata da Morgan Stanley (famosa Banca di Investimento) sulla terrazza della nostra facoltà. La cena non è proprio nulla di interessante, quindi io e altri ragazzi molliamo questo scarno buffet e ci dirigiamo verso un ristorante giapponese su Broadway. Assaggio un piatto particolarissimo, il concetto è lo stesso della nostra fonduta ma ci viene portato ogni tipo di carne (agnello, pollo, manzo e maiale), pesce, verdura ed anche gli spaghetti cinesi. Al posto del olio bollente in questa pentola perà c'è il brodo di pollo e ogni commensale, armato di bacchette e retino, getta nel suo calderone bollente gli ingredienti di sua scelta per poi recuperarli cotti ed insaporiti. Davvero simpatico e, devo dire, niente male.

La serata si conclude con Happy Hour al Radio Perfecto seguita dal Karaoke in un locale del East Side. Sembra che il mio cluster abbia energia infinita, energia contagiosa.

Venerdì, appena sveglio mi dirigo verso la facoltà, ho deciso di seguire almeno gli ultimi due corsi di Exel. Non sembrano certo inutili. La gioia principale di queta giornata è la consapevolezza che, una volta esentata statistica, per tutto il semestre non avrò lezioni di venerdì. Una cena al suschi-bar in compagnia degli studenti argentini e una birra in un pub sul 80° completano una giornata sicuramente allegra.

Sabato lo passo a mettere a posto casa, i miei compagni di cluster stanno ad Atlantic City per il week-end. Io ho deciso di non andare sia per riposarmi (il dolore alla gamba non è ancora del tutto passato) sia perchè domenica mi aspetta l'appuntamento in videoconferenza con gli amici italiani del Fantacalcio. Quindi domenica, subito dopo la messa ed il pranzo, inizia questa attesa videoconferenza. Oltre a me dislocato a New York, c'è anche Danilo a Dublino ed Oscar a Valencia tutti in contatto tramite Skype. Nenache distanze oceaniche bloccano il fantamercato!

Domani mi aspetta il ferro da stiro ed una pila di panni che sembra davvero decisa ad arrivare al soffitto. Inoltre, tanto per completare lo scenario entusiasmante, ho deciso di studiare un po' di accounting per cercare di colmare un po' di lacune che ho rispetto agli altri. Il prof ha fornito a tutti coloro che ne necessitavano, del materiale addizionale so to be up to speed (metterci in paro con gli altri). Forza!!

Ora però il letto mi chiama, e non voglio deluderlo. Sono quasi le 3 di mattina ed ho veramente sonno.

1 commento:

Ale ha detto...

Fantastico. Piu' leggo il tuo blog, piu' ripercorro il mio passato.

Grazie per tutto quello che scrivi e ti faccio l'ennesimo in bocca al lupo!

Ciao

A.